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Finanza per la sostenibilità: integrazione di ESG per la creazione di valore a lungo termine

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I mercati finanziari si stanno evolvendo e la sostenibilità gioca un ruolo cruciale negli investimenti e nel processo decisionale aziendale. I fattori ESG non sono più opzionali, ma hanno un impatto diretto sulla gestione del rischio, sulla redditività e sulla conformità normativa. Gli investitori privilegiano sempre di più le aziende con robuste performance ESG, mentre quelle che non riescono ad adattarsi devono affrontare crescenti rischi finanziari e reputazionali.

Perché la gestione ESG è fondamentale nella finanza e negli investimenti

Da problema di nicchia la gestione ESG è diventata un fattore centrale nel processo decisionale finanziario. Gli investitori, le autorità di regolamentazione e le istituzioni finanziarie considera ora l’ESG un modo per identificare i rischi, promuovere i rendimenti e creare valore a lungo termine. Le aziende che non riescono a integrare i fattori ESG nelle proprie strategie si trovano di fronte a maggiori rischi finanziari, normativi e reputazionali.

L’idea che l’ESG metta a repentaglio i rendimenti è superata. Vari studi dimostrano che le aziende con solide prassi ESG hanno sovente performance migliori rispetto ai concorrenti. Una meta-analisi con oltre 1.000 studi ha rilevato che il 58% delle aziende con solide strategie ESG ha ottenuto risultati migliori relativamente ai principali parametri finanziari, ad es. il ROE (Return on Equity o indice di redditività del capitale proprio) e l’incremento del prezzo delle azioni. Gli investitori prendono atto: I fondi sostenibili hanno attirato afflussi di denaro per 649 miliardi di dollari solo nel 2021, quasi il doppio dell’anno precedente.

Alcuni dei principali vantaggi dell’integrazione ESG includono:

  • Costo di capitale minore: Le aziende con rating ESG elevati ottengono finanziamenti a tassi migliori. Uno studio ha constatato che le aziende con punteggi ESG elevati avevano costi di finanziamento inferiori di quasi l’1,1% rispetto ad altre con rating bassi.
  • Resilienza operativa: Le aziende focalizzate sull’ESG hanno registrato rendimenti più elevati durante i periodi di flessione dei mercati, ad es. la crisi causata dal COVID-19.
  • Incremento dell’efficienza: Una ricerca di McKinsey correla l’integrazione ESG a un aumento del 60% degli utili operativi, dovuto in gran parte al risparmio energetico e al miglioramento dei processi.

Evoluzione della finanza sostenibile: dall’oscurità al mainstream

La finanza sostenibile si è trasformata da una questione etica di nicchia a una parte fondamentale dei mercati finanziari globali. Un tempo incentrata sull’esclusione dei settori dannosi, oggi si configura come un approccio strutturato che influisce su flussi di capitale nell’ordine dei trilioni attraverso normative, innovazioni di mercato e integrazione ESG.

Le basi (prima del 2000)

Gli investimenti basati sui valori esistono da secoli, ma la moderna finanza sostenibile ha preso piede negli anni ‘70 con fondi di investimento socialmente responsabile (ISR) e le prime normative ambientali. Eventi come la crisi petrolifera del 1973 e le crescenti preoccupazioni per l’inquinamento hanno spinto il mondo finanziario a considerare i rischi a lungo termine.

Standardizzazione e cambiamenti politici (anni 2000-2010)

Gli investimenti ESG sono passati da una scelta etica a una strategia finanziaria. La Global Reporting Initiative (GRI) e i Principles for Responsible Investment (PRI) hanno standardizzato le divulgazioni in materia di sostenibilità aziendale. La crisi finanziaria del 2008 ha ulteriormente accelerato l’adozione di fattori ESG, evidenziando le carenze a livello di governance e la necessità di trasparenza.

Crescita normativa e di mercato (dal 2015 a oggi)

L'Accordo di Parigi (2015) ha vincolato il mondo della finanza a obiettivi climatici, dando vita a normative come il Piano d’azione UE per la finanza sostenibile, l’SFDRe la Tassonomia UE per ridurre il greenwashing e definire investimenti sostenibili.

  • C’è stata un’impennata di obbligazioni “green” e legate alla sostenibilità, che spostano il capitale verso l’energia rinnovabile e la riduzione delle emissioni.
  • È inoltre emersa “transition finance” o finanza per la transizione, per supportare i settori con elevate emissioni di CO₂ nel passaggio a operazioni più ecologiche.
  • I rating ESG basati sull’intelligenza artificiale e il monitoraggio della sostenibilità basato sulla tecnologia blockchain hanno migliorato l’affidabilità dei dati.

Sfide nell’implementazione della finanza per la sostenibilità

Nonostante la rapida crescita, le sfide rimangono e l’adozione è rallentata da numerosi ostacoli. Le incongruenze normative, le lacune nei dati, i vincoli finanziari e le dinamiche di mercato creano ostacoli per gli investitori, le istituzioni e i responsabili politici. Senza affrontare questi problemi, la finanza sostenibile farà fatica a raggiungere il suo pieno potenziale. Le sfide principali includono:

  • Disallineamento normativo: Aree geografiche diverse definiscono e regolamentano la finanza sostenibile in vari modi spesso contraddittori. Il Regolamento sull’informativa di sostenibilità dei servizi finanziari (SFDR) dell’UE stabilisce requisiti rigorosi che non sempre sono in linea con i framework nordamericani, asiatici o dei mercati emergenti. Questa mancanza di standardizzazione crea oneri di conformità e scoraggia gli investimenti transfrontalieri.
  • Dati e rendicontazioni ESG incoerenti: A livello globale esistono oltre 600 framework di rendicontazione ESG, con conseguenti divulgazioni non confrontabili e rischi di greenwashing. Molte aziende divulgano selettivamente dati ESG favorevoli, omettendo però indicatori chiave come le emissioni do Scope 3 e rendendo difficile per gli investitori valutare la reale performance di sostenibilità.
  • Ostacoli finanziari nei mercati emergenti: Le economie in via di sviluppo devono far fronte a costi di finanziamento più elevati, che rendono i progetti verdi più difficili da finanziare. Obbligazioni legate alla sostenibilità in aree geografiche come Africa e America Latina offrono rendimenti significativamente più elevati rispetto a strumenti equivalenti in Europa e questo rispecchia i rischi di investimento percepiti. Inoltre, l’Africa subsahariana ottiene meno dell’1% dei proventi dei green bond globali, limitando i flussi di capitale verso iniziative critiche per la sostenibilità.

Se non si affrontano queste sfide, continuerà ad essere difficile attuare su scala globale la finanza per la sostenibilità. Per rendere la finanza sostenibile un motore più efficace dell’impatto ambientale e sociale, sono necessarie normative standardizzate, una maggiore trasparenza dei dati ESG e sforzi istituzionali più consistenti per lo sviluppo delle capacità.

Tendenze principali che plasmano il futuro della finanza per la sostenibilità

La finanza per la sostenibilità è soggetta ai cambiamenti normativi, alle priorità degli investitori e ai progressi tecnologici. Con asset ESG globali superiori a 2,5 trilioni di dollari e l’emissione di obbligazioni sostenibili per oltre 9,2 trilioni di dollari, la sostenibilità è ora una strategia finanziaria mainstream. Le tendenze principali nel settore includono:

  • Adozione dell’intelligenza artificiale: L’intelligenza artificiale sta ottimizzando la previsione dell’impronta di carbonio, la modellazione del rischio climatico e l’analisi dei dati ESG, con piattaforme che consentono il monitoraggio delle emissioni in tempo reale e l’assegnazione automatizzata di punteggi ESG. Tuttavia, l’intelligenza artificiale stessa pone sfide ambientali, ad esempio nel caso dei data center, che si prevede consumeranno il 4% dell’elettricità globale entro il 2025.
  • Integrazione del rischio climatico: Dopo 380 miliardi di dollari di perdite legate ai disastri nel 2024, gli investitori stanno integrando valutazioni materiali del rischio climatico nelle strategie di portafoglio. L’analisi geospaziale valuta ora i rischi di alluvioni, incendi e siccità, influenzando le valutazioni degli asset e i premi assicurativi.
  • Mercati ESG specifici per settore: Gli investitori danno priorità ai rischi ESG materiali che influiscono sulla performance finanziaria. Tra gli esempi ricordiamo i rischi legati alla scarsità d’acqua nella produzione di semiconduttori e i diritti dei lavoratori nelle catene di fornitura tecnologiche, che si rispecchiano sempre più chiaramente nelle valutazioni ESG dell’agenzia di rating MSCI.

Le normative e gli standard che plasmano queste tendenze

Il Regolamento sull’informativa di sostenibilità dei servizi finanziari (SFDR) dell’UE classifica i fondi di investimento in base all’allineamento ESG, laddove gli aggiornamenti del 2025 richiedono che l’80% dei fondi con etichetta ESG soddisfi criteri di sostenibilità più rigorosi. Analogamente, la Direttiva relativa alla rendicontazione societaria di sostenibilità (CSRD) impone informative ESG dettagliate su rischi climatici, governance e catene di fornitura.

A livello globale, l’International Sustainability Standards Board (ISSB) sta lavorando per standardizzare le rendicontazioni ESG, riducendo le incongruenze tra le giurisdizioni. Nel frattempo, la Tassonomia UE e l’European Green Bond Standard (EuGB) garantiscono che gli investimenti sostenibili supportino la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Nonostante questi sforzi, la frammentazione normativa rimane una sfida. Gli sviluppi futuri, quali le proposte del pacchetto di semplificazione Omnibus della Commissione europea, si concentreranno sull’armonizzazione degli standard, sul miglioramento dell’integrità dei dati e sull’applicazione di norme più severe contro il greenwashing per garantire che la finanza sostenibile abbia un impatto reale.

Perché la finanza sostenibile è importante per aziende e investitori

Le strategie finanziarie orientate alla sostenibilità offrono alle aziende vantaggi tangibili, dalla mitigazione del rischio al risparmio sui costi e all’espansione sul mercato. I disastri legati al clima hanno oggi un costo di 16 milioni di dollari all’ora a livello globale ed è quindi essenziale un adattamento proattivo. Le aziende che integrano i fattori ESG riducono l’esposizione a sanzioni normative, interruzioni della catena di fornitura e danni alla reputazione. Ad esempio, le banche che gestiscono i rischi climatici nei portafogli di prestiti riducono al minimo i rischi di insolvenza, mentre gli assicuratori adeguano sempre più i premi in base alla conformità ESG.

Gli investitori riconoscono che la finanza sostenibile genera rendimenti più elevati e una minore volatilità. Nel 2023, i fondi allineati ai fattori ESG hanno ottenuto rendimenti medi del 12,6%, rispetto all’8,6% dei fondi tradizionali. Anche gli strumenti sostenibili a reddito fisso, quali i green bond, hanno ottenuti risultati migliori, con rendimenti del 10% a fronte di un 6,4% delle obbligazioni tradizionali.

Oltre alle performance, l’integrazione ESG migliora la resilienza del portafoglio. Le aziende che danno priorità alla governance e a pratiche lavorative etiche sono meno vulnerabili ai rischi di sistema, quali sanzioni normative o contraccolpi sociali. Un sondaggio Schroders del 2023 ha evidenziato che il 64% degli investitori istituzionali dà priorità alla sostenibilità per la stabilità a lungo termine.

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Che siate investitori alla ricerca di opportunità allineate ai fattori ESG o un’azienda che cerca di rafforzare le proprie performance di sostenibilità, EcoVadis offre le informazioni e gli strumenti necessari per conseguire i risultati attesi.

Le nostre soluzioni di valutazione ESG e di intelligence sulla sostenibilità, riconosciute a livello globale, consentono alle aziende di migliorare la trasparenza, mitigare i rischi e sbloccare vantaggi finanziari. Unitevi alle organizzazioni leader che integrano la sostenibilità nelle proprie strategie finanziarie con fiducia.

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Rating ESG per il private equity

I gestori di fondi si avvalgono di EcoVadis Ratings per monitorare e tracciare le performance ESG del loro portafoglio di investimenti, soddisfare i requisiti di rendicontazione e dimostrare il valore aggiunto di uscita.

Finanziamenti legati all'ESG

Le banche e altri istituti finanziari migliorano le performance ESG e creano al contempo prodotti innovativi legati ai criteri ESG, integrando EcoVadis Ratings nei propri criteri di idoneità e collegando le performance ESG ai prodotti finanziari.

Rating ESG per il debito privato

Offrendo un tasso di prestito migliore per i clienti che hanno un rating EcoVadis positivo, i gestori di debito privato monitorano e migliorano le performance ESG del loro portafoglio di mutuatari

La finanza nella catena di fornitura sostenibile

Gli acquirenti corporate e gli istituti finanziari che offrono programmi di pagamento anticipato delle fatture ora prendono in considerazione le performance di sostenibilità dei fornitori per offrire condizioni di finanziamento più interessanti al fine di incentivare i fornitori a conseguire miglioramenti in termini di criteri ESG.

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