Divulgazione dei rischi climatici secondo la SEC: Le informazioni importanti da sapere
Torna alla pagina delle normativeIl 20 gennaio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha revocato un ordine esecutivo emanato dal suo predecessore, che imponeva alle agenzie federali di adottare delle misure per valutare i rischi climatici per l’economia del Paese. In seguito alla sostituzione del suo presidente, la SEC ha annunciato che non difenderà più la norma sulla divulgazione nei procedimenti giudiziari in corso, suggerendo che la norma potrebbe essere ritirata.
La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha introdotto la norma sulla divulgazione climatica nel marzo 2024, obbligando le organizzazioni a comunicare i rischi legati al clima, le emissioni di gas serra e gli impatti finanziari derivanti da eventi meteorologici estremi.
Tuttavia, gli sviluppi normativi, le recenti controversie legali e i cambiamenti politici hanno generato incertezza riguardo agli obblighi federali di divulgazione climatica. Ad esempio, Trump ha revocato un ordine esecutivo introdotto dall’amministrazione Biden che richiedeva alle agenzie federali di valutare i rischi legati al clima per l’economia degli Stati Uniti.
Che cos’è la norma sulla divulgazione climatica della SEC?
La norma sulla divulgazione climatica della SEC impone alle organizzazioni quotate in borsa di includere informazioni complete relative al clima nelle loro relazioni annuali e nelle dichiarazioni di registrazione. Le norme riflettono gli sforzi della SEC per rispondere alla crescente richiesta, da parte degli investitori, di informazioni coerenti, comparabili e affidabili riguardo agli effetti finanziari dei rischi legati al clima sulle attività aziendali e a come tali rischi vengono gestiti. Questa norma richiede alle organizzazioni pubbliche di divulgare le seguenti informazioni:
- Governance e gestione dei rischi: Le organizzazioni devono illustrare in che modo il consiglio di amministrazione e la direzione supervisionano e integrano i rischi legati al clima nelle operazioni aziendali, nella strategia e nella pianificazione finanziaria.
- Rendicontazione relativa alle emissioni di gas serra: Le organizzazioni devono effettuare una rendicontazione delle emissioni di Scope 1 (emissioni dirette) e Scope 2 (emissioni indirette derivanti dall’elettricità acquistata), mentre le grandi imprese che superano una determinata soglia di capitalizzazione di mercato devono conformarsi a specifici requisiti di divulgazione basati sulla materialità.
- Impatti sui rendiconti finanziari: Le organizzazioni devono comunicare i costi legati al clima, compresi gli acquisti di compensazioni di carbonio, i crediti di energia rinnovabile e le perdite finanziarie dovute a eventi meteorologici estremi.
Norma sulla divulgazione climatica della SEC e rendicontazione delle emissioni di Scope 3
Sebbene le emissioni di Scope 3 (catena di fornitura) siano escluse dalla norma, principalmente a causa dell’opposizione del settore legata alle potenziali complessità di conformità, la SEC impone comunque alle organizzazioni di dichiarare i rischi materiali della catena di fornitura qualora abbiano un “impatto significativo” sulle performance finanziarie. Non è stata fornita una definizione di impatto significativo.
Perché la norma di divulgazione della SEC è importante per le aziende?
La norma sulla divulgazione climatica della SEC è più di un semplice requisito di conformità.Si tratta di un cambiamento normativo strategico che ha l’obiettivo di allineare gli Stati Uniti agli standard globali di rendicontazione ESG, come la Direttiva europea relativa alla rendicontazione societaria di sostenibilità (CSRD), che stanno definendo la divulgazione aziendale a livello mondiale.
Oltre all’allineamento normativo, la norma punta a rafforzare la fiducia degli investitori. Le divulgazioni standardizzate consentono agli investitori di valutare i rischi legati al clima nei diversi settori, confrontare le organizzazioni in modo più efficace e prendere decisioni informate sull’allocazione del capitale. Ne consegue una minore preoccupazione per il greenwashing e una maggiore responsabilità aziendale sugli impegni climatici.
Controversie legali in merito alla norma della SEC e revoca da parte di Trump
Dalla sua adozione nel marzo del 2024, la norma sulla divulgazione climatica della SEC è stata oggetto di diverse controversie legali e, infine, di una sospensione giudiziaria. I singoli Stati, dal canto loro, stanno intensificando i loro sforzi. New York, New Jersey, Colorado e Illinois stanno introducendo delle leggi che impongono alle grandi aziende di effettuare una rendicontazione delle emissioni di gas serra. Nel frattempo, un giudice federale ha confermato le leggi californiane sulla divulgazione climatica, SB 253 e SB 261, promulgate nell’ottobre del 2024.
Controversie legali in corso
Poco dopo la finalizzazione della norma sulla divulgazione climatica da parte della SEC nel marzo del 2024, numerosi gruppi imprenditoriali, associazioni di settore e stati governati dai repubblicani hanno avviato delle azioni legali per contestarne la legalità. Tali azioni legali riguardavano due principali aspetti:
- Eccesso normativo: Gli oppositori sostenevano che la SEC avesse oltrepassato la sua autorità imponendo obblighi di divulgazione legati al clima, sostenendo che spetterebbe al Congresso determinare tali requisiti, piuttosto che a un’agenzia di regolamentazione indipendente.
- Oneri economici per le organizzazioni: I gruppi imprenditoriali affermavano che la divulgazione climatica comporta elevati costi di conformità, in particolare per le imprese di medie dimensioni e per i settori che dipendono da attività ad alta intensità di carbonio.
In risposta a queste controversie, la Corte d’appello dell’ottavo circuito degli Stati Uniti ha emesso una sospensione temporanea, bloccando l’applicazione della norma in attesa di un’ulteriore revisione giudiziaria. Successivamente, la SEC ha volontariamente prorogato la sospensione, facendo riferimento alle complessità procedurali e all’intento di prevenire incertezze normative per le aziende impegnate nella preparazione delle loro rendicontazioni.
Questa incertezza ha messo le organizzazioni in una situazione difficile: Mentre il mandato federale è ancora in sospeso, le normative statali e internazionali continuano a imporre la divulgazione di informazioni legate al clima, richiedendo alle organizzazioni di adottare strategie di rendicontazione climatica più flessibili.
Impatto dell’amministrazione Trump
Poco dopo aver assunto l’incarico, il presidente Trump ha revocato un ordine esecutivo del suo predecessore, che imponeva alle agenzie federali di adottare delle misure per valutare i rischi climatici per l’economia degli Stati Uniti. Questa mossa, insieme al ritiro degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sul clima, riflette i piani di Trump di allontanare l’amministrazione dagli obiettivi ambientali di Biden attraverso un programma di deregolamentazione e di incrementare la produzione di petrolio negli Stati Uniti.
Nel quadro di questo piano più ampio, la leadership della SEC ha subito un cambiamento significativo e Mark Uyeda, presidente ad interim, ha assunto la guida all’inizio del 2025. L’11 febbraio, Uyeda ha intrapreso diverse azioni decisive che hanno segnato un’inversione di rotta rispetto alle divulgazioni climatiche obbligatorie:
- Ha sospeso la difesa legale della norma da parte della SEC, aumentando la probabilità di controversie legali.
- Ha messo in discussione l’autorità della SEC nell’imporre requisiti di rendicontazione legati al clima.
- Ha manifestato il suo sostegno al più ampio programma di deregolamentazione dell’amministrazione Trump.
Queste azioni evidenziano una chiara ostilità verso gli obblighi federali di divulgazione climatica e suggeriscono che possano subire delle notevoli limitazioni, se non addirittura essere annullati del tutto. Sebbene questa tendenza possa portare a un ambiente normativo più complesso e frammentato, eventuali future revoche delle normative non segneranno la fine dei requisiti di rendicontazione. Tuttavia, in assenza di un quadro normativo nazionale, le organizzazioni dovranno gestire l’eterogeneità degli standard di rendicontazione statali, globali e volontari. Ciò potrebbe comportare costi più elevati e inefficienze operative per le organizzazioni che operano in più giurisdizioni.
Conformità alla norma sulla divulgazione climatica della SEC
Nonostante l’incertezza riguardo alla norma della SEC, le organizzazioni non dovrebbero rimandare la preparazione delle divulgazioni climatiche. Molti investitori e stakeholder, così come numerose normative a livello statale, già impongono standard più rigidi in termini di rendicontazione climatica, rendendo fondamentale un approccio proattivo alla conformità.
Allineamento agli standard statali e internazionali
Anche se la norma della SEC rimane sospesa a livello federale, le aziende devono comunque conformarsi alle normative sulla divulgazione climatica a livello statale e internazionale. Un numero crescente di giurisdizioni sta introducendo requisiti rigorosi in materia di rendicontazione climatica, imponendo alle organizzazioni di adottare pratiche di sostenibilità più trasparenti e standardizzate.
Ad esempio, le leggi SB 253 e SB 261 della California impongono la rendicontazione delle emissioni di gas serra alle grandi organizzazioni che operano nello Stato. In particolare, la SB 253 esige la divulgazione delle emissioni di Scope 3, che comprendono le emissioni indirette derivanti dalle catene di fornitura e dalle attività a valle, che erano escluse dalla norma della SEC.
Nel frattempo, la CSRD dell’UE richiede alle organizzazioni con attività significative all’interno dell’Unione europea di fornire valutazioni dettagliate dei rischi climatici e divulgazioni sulla sostenibilità, a prescindere dalla loro sede legale. La CSRD va oltre i requisiti della SEC, imponendo analisi di doppia materialità che valutano sia i rischi finanziari sia gli impatti ambientali delle attività aziendali.
Migliorare il monitoraggio delle emissioni di gas serra
Nonostante la norma della SEC sulla divulgazione dei rischi climatici escluda le emissioni di Scope 3, le aziende non possono permettersi di trascurare la reale entità della loro impronta di carbonio. Investitori, clienti e autorità di regolamentazione globali esigono sempre di più una rendicontazione completa delle emissioni. Le organizzazioni devono implementare dei processi di monitoraggio delle emissioni di gas serra che vadano oltre la semplice conformità e siano allineati alle buone prassi internazionali.